Scelta del Contraente:
Procedura Aperta
Struttura Appaltante: Settore gare e contratti
Cig: 84129509F5
Cup: H31B20000270005
Stato: Aggiudicata
Oggetto: LAVORI DI SOPRAELEVAZIONE DISCARICA CONTROLLATA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI SITA IN CASALE MONFERRATO (AL) FRAZ. SAN GERMANO - STRADA RONCAGLIA - FASE A
Descrizione: LAVORI DI SOPRAELEVAZIONE DISCARICA CONTROLLATA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI SITA IN CASALE MONFERRATO (AL) FRAZ. SAN GERMANO - STRADA RONCAGLIA - FASE A
Importo di gara: € 289.293,63
di cui:
- Importo soggetto a ribasso: € 266.516,80
- Importo non soggetto a ribasso: € 22.776,83
Scelta del Contraente: Procedura Aperta
Tipo di appalto: Lavori
Criterio di aggiudicazione: Prezzo Più Basso
Modalità di partecipazione: Telematica
R.U.P.: Ing. Giovanni Maione
Data di pubblicazione: 24/08/2020
Data scadenza presentazione chiarimenti:
21/09/2020 18:00 - Europe/Rome
Data di scadenza bando:
25/09/2020 18:00 - Europe/Rome
Caricamento busta amministrativa ed economica
-
Da:
dalla data di pubblicazione della gara
-
A:
25/09/2020 18:00 - Europe/Rome
Data prima seduta pubblica amministrativa
28/09/2020 10:30 - Europe/Rome
Caricamento documentazione integrativa
-
Da:
23/10/2020 17:24 - Europe/Rome
-
A:
28/10/2020 18:00 - Europe/Rome
Riepilogo documentazione
Determina a contrarre - d1-2020-00073.pdf.p7m
Bando di gara - Bando di Gara.pdf
DGUE - DGUE.docx
Elaborati di progetto - Documenti progetto.zip
Modelli Dichiarazioni - Modelli dichiarazioni.zip
Chiarimenti n. 1 del 26.08.2020 - Chiarimenti n. 1 del 26-08-2020.pdf
Chiarimenti n. 2 del 02/09/2020 - Chiarimenti n. 2 del 02.09.2020.pdf
Chiarimenti n. 3 del 03/09/2020 - Chiarimenti n. 3 del 03.09.2020.pdf
Tavole Fase A - Tavole Fase A.zip
Chiarimenti n. 4 del 21/09/2020 - Chiarimenti n. 4 del 21.09.2020.pdf
Determina di aggiudicazione definitiva - d1-2020-00107.pdf.p7m
Avviso Esito di gara - ESITO GARA.pdf.p7m
Chiarimenti
Si conferma l'applicazione dell'art. 97 c. 8 del D.Lgs 50/2016.
In ogni caso l'esclusione automatica non opera quando il numero di offerte ammesse è inferiore a 10.
Si conferma l'applicazione dell'art. 97 c. 8 del D.Lgs 50/2016.
In ogni caso l'esclusione automatica non opera quando il numero di offerte ammesse è inferiore a 5.
il punto si riferisce all’attività esercitata dall’impresa come risultante dal certificato della Camera di Commercio
in caso di RTI di tipo orizzontale sia la mandataria che la/e mandante/i possono dimostrare il possesso della categoria OG12 per una classifica anche inferiore alla II purchè il requisito sia dimostrato complessivamente dal RTI.
La Mandataria deve dimostrare il possesso del requisito nella misura minima del 40% e la restante percentuale deve essere posseduta cumulativamente dalle mandanti, ciascuna nella misura minima del 10% di quanto richiesto all’intero raggruppamento.
In ogni caso la Mandataria assume i requisiti in misura maggioritaria rispetto a ciascuna mandante.
1) Sono disponibili le analisi relative alla voce 10 del CME con codice CER 17.05.04?
Non sono disponibili analisi chimiche del terreno.
Il progetto prevede che gli strati di copertura dei rifiuti attualmente esistenti siano asportati in modo selettivo. In linea con quanto discusso con la Provincia di Alessandria in sede di Autorizzazione Integrata Ambientale, la parte superficiale, non a contatto con i rifiuti (70% del totale) è considerata terreno riutilizzabile e pertanto stoccata un cumulo nell’area da attrezzare appositamente a lato della discarica; per la parte inferiore (30% del totale) si prevede lo smaltimento in discarica, non perché si ritenga che il materiale sia inquinato dal punto di vista chimico, ma perché potrebbe risultare parzialmente mescolato con rifiuti. Trattandosi comunque di un rifiuto costituito, in larga maggioranza, da terreni, ad esso viene attribuito il codice 17.05.04.
2) Come si lega il primo capoverso della voce 10 del CME (terra compresa quella proveniente da siti contaminati), rocce e materiali di dragaggio (rif. Codice CER 17.05) (terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce 17.05.03 (rif. Cod CER 17.05.04)) al secondo capoverso che suddivide i vari conferimenti a discarica dei materiali elencati?
La suddivisione dei diversi tipi di terreno è fatta unicamente per esplicitare le modalità di calcolo dei volumi. Si tratta, in tutti i casi, di terreni (ghiaiosi o argillosi a seconda dei casi) con potenziale presenza di materiale estraneo, come illustrato al precedente punto.
Al geotessile non è stato attribuito in codice a sé, poiché si presume che in fase di asportazione non si riesca ad asportarlo integro e a smaltirlo separatamente. In tal caso anch’esso permarrà come frazione estranea all’interno della massa del terreno di scavo, classificato come 17.05.04.
Ovviamente, qualora si riuscisse ad asportare il geotessile in modo separato dal terreno, ad esso potrebbe essere assegnato un codice C.E.R. indipendente. Fermo restando il fatto che l’attribuzione del codice C.E.R. è responsabilità del produttore del rifiuto, si può in questa fase ipotizzare il codice 15.02.03. “Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15.02.02”.
3) Qual è la richiesta effettiva della voce 10? Chiediamo specifica della voce 10 del CME in quanto presenti più tipologie di materiali da conferire in discarica ma non sono evidenziati i relativi codici CER. L’unico presente è il 17.05.04 che però non risulta attribuibile a tutte i materiali elencati alla voce 10 del CME. Quali sono i codici CER da attribuirsi?
Vedasi risposta al punto precedente
4) Chiediamo chiarimenti sulla voce 9 del CME riguardo il trasporto e scarico di materiale da scavo, demolizione e/o rifiuto ad impianto di trattamento autorizzato: è obbligatorio individuare un impianto entro 30 km dal cantiere oggetto dei lavori? Nel caso venisse individuato un impianto al di fuori del raggio di 30 km il riconoscimento di detta voce rimane il medesimo?
Non è obbligatorio individuare l’impianto entro i 30 km. Tale indicazione deriva unicamente da una stima effettuata per la quantificazione economica della voce di CME. Tuttavia, trattandosi di un appalto a corpo e non a misura, l’importo resta invariato indipendentemente dalla distanza di trasporto.
Non sono disponibili analisi chimiche del terreno.
Il progetto prevede che gli strati di copertura dei rifiuti attualmente esistenti siano asportati in modo selettivo. In linea con quanto discusso con la Provincia di Alessandria in sede di Autorizzazione Integrata Ambientale, la parte superficiale, non a contatto con i rifiuti (70% del totale) è considerata terreno riutilizzabile e pertanto stoccata un cumulo nell’area da attrezzare appositamente a lato della discarica; per la parte inferiore (30% del totale) si prevede lo smaltimento in discarica, non perché si ritenga che il materiale sia inquinato dal punto di vista chimico, ma perché potrebbe risultare parzialmente mescolato con rifiuti. Trattandosi comunque di un rifiuto costituito, in larga maggioranza, da terreni, ad esso viene attribuito il codice 17.05.04.
La suddivisione dei diversi tipi di terreno è fatta unicamente per esplicitare le modalità di calcolo dei volumi. Si tratta, in tutti i casi, di terreni (ghiaiosi o argillosi a seconda dei casi) con potenziale presenza di materiale estraneo, come illustrato al precedente punto.
Al geotessile non è stato attribuito in codice a sé, poiché si presume che in fase di asportazione non si riesca ad asportarlo integro e a smaltirlo separatamente. In tal caso anch’esso permarrà come frazione estranea all’interno della massa del terreno di scavo, classificato come 17.05.04.
Ovviamente, qualora si riuscisse ad asportare il geotessile in modo separato dal terreno, ad esso potrebbe essere assegnato un codice C.E.R. indipendente. Fermo restando il fatto che l’attribuzione del codice C.E.R. è responsabilità del produttore del rifiuto, si può in questa fase ipotizzare il codice 15.02.03. “Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15.02.02”.
La suddivisione dei diversi tipi di terreno è fatta unicamente per esplicitare le modalità di calcolo dei volumi. Si tratta, in tutti i casi, di terreni (ghiaiosi o argillosi a seconda dei casi) con potenziale presenza di materiale estraneo, come illustrato al precedente punto.
Al geotessile non è stato attribuito in codice a sé, poiché si presume che in fase di asportazione non si riesca ad asportarlo integro e a smaltirlo separatamente. In tal caso anch’esso permarrà come frazione estranea all’interno della massa del terreno di scavo, classificato come 17.05.04.
Ovviamente, qualora si riuscisse ad asportare il geotessile in modo separato dal terreno, ad esso potrebbe essere assegnato un codice C.E.R. indipendente. Fermo restando il fatto che l’attribuzione del codice C.E.R. è responsabilità del produttore del rifiuto, si può in questa fase ipotizzare il codice 15.02.03. “Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15.02.02”.
La suddivisione dei diversi tipi di terreno è fatta unicamente per esplicitare le modalità di calcolo dei volumi. Si tratta, in tutti i casi, di terreni (ghiaiosi o argillosi a seconda dei casi) con potenziale presenza di materiale estraneo, come illustrato al precedente punto.
Al geotessile non è stato attribuito in codice a sé, poiché si presume che in fase di asportazione non si riesca ad asportarlo integro e a smaltirlo separatamente. In tal caso anch’esso permarrà come frazione estranea all’interno della massa del terreno di scavo, classificato come 17.05.04.
Ovviamente, qualora si riuscisse ad asportare il geotessile in modo separato dal terreno, ad esso potrebbe essere assegnato un codice C.E.R. indipendente. Fermo restando il fatto che l’attribuzione del codice C.E.R. è responsabilità del produttore del rifiuto, si può in questa fase ipotizzare il codice 15.02.03. “Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15.02.02”.
Sì. Il prezzo in questione è tratto dal prezzario Regione Piemonte 2020, sezione 29 “Conferimento a impianto di trattamento autorizzato”. Tutti i prezzi di tale sezione del prezzario si riferiscono ad oneri di conferimento ad impianti di trattamento o di smaltimento.
Si conferma la presentazione della cauzione provvisoria.
Come riportato nel D.L. 76/2020 l’ammontare della cauzione importo della cauzione potrà essere dimezzato rispetto a quello ordinario.
Il progetto prevede che gli strati di copertura dei rifiuti attualmente esistenti siano asportati in modo selettivo. In linea con quanto discusso con la Provincia di Alessandria in sede di Autorizzazione Integrata Ambientale, la parte superficiale, non a contatto con i rifiuti (70% del totale) è considerata terreno riutilizzabile e pertanto stoccata un cumulo nell’area da attrezzare appositamente a lato della discarica; per la parte inferiore (30% del totale) si prevede lo smaltimento in discarica, non perché si ritenga che il materiale sia inquinato dal punto di vista chimico, ma perché potrebbe risultare parzialmente mescolato con rifiuti. Trattandosi comunque di un rifiuto costituito, in larga maggioranza, da terreni, ad esso viene attribuito il codice 17.05.04.
E' stata allegata nella documentazione di gara una cartella Zip. contenenti le Tavole Fase A
E' richiesta la presentazione della cauzione provvisoria ma l'importo della stessa può essere dimezzato rispetto a quello richiesto nel bando.
Si conferma qualora la procedura di rinnovo sia stata attivata nel termine di all'art. 76 c. 5 del DPR 207/2010 e smi